Le abitudini degli Italiani rispetto ai pagamenti on-line. Quanto e come li utilizzano? E’ cambiato qualcosa con il Covid?
Una cosa è certa, negli ultimi mesi, a causa della pandemia che ha colpito il mondo intero, molte abitudini degli Italiani sono cambiate. E uno di questi cambiamenti riguarda appunto gli acquisti e i pagamenti online. E’ stato registrato infatti un forte e inatteso incremento dei pagamenti online e dei servizi digitali in quest’ultimo anno.
Pagamenti on line: Diventerà un trend consolidato e duraturo anche dopo l’emergenza sanitaria? Vedremo.
Si sa, gli Italiani sono un popolo che acquista, e non poco, e lo dimostrano le indagini statistiche puntualmente condotte dai principali player italiani come l’ISTAT. Dalle statistiche emergono dati stabili da diversi anni. Le abitudini d’acquisto sono ormai consolidate anche per quanto riguarda l’online, dove la maggior parte dei compratori under 40 è saldamente ancorata.
Gli Italiani acquistano su Amazon, principalmente, ma anche su piattaforme verticali come Asos e Zalando per l’abbigliamento, Booking e Volagratis per i viaggi, TicketOne e Vivaticket. Si acquistano on line biglietti per eventi e concerti, prodotti digitali come Apple Music e Play Store, per citarne alcuni.
Negli ultimi mesi, a causa della pandemia, qualcosa è certamente cambiato. Nonostante da sempre gli Italiani preferiscano il contante ai pagamenti elettronici, il lockdown ha cambiato le abitudini. Malgrado le opinioni più consolidate rispetto a questo aspetto, molti hanno optato per i pagamenti on line.
Le cause sono essenzialmente due:
- Permanenza forzata in casa e impossibilità ad uscire per fare shopping e commissioni
- Minore possibilità di trasmissione del virus visto che i pagamenti online escludono il contatto fisico con le banconote
Secondo le ultime ricerche, restano fermi però alcuni dati:
- più della metà degli Italiani ha dichiarato di scegliere i pagamenti on line per cifre non superiori ai 100 euro. Si preferisce pagamento in contanti per beni di valore;
- altro dato interessante: non è vero che pagare online non dà la percezione reale di quanto spendiamo. Il luogo comune secondo cui avere in mano fisicamente il denaro ci faccia maggiormente rendere conto di quanto spendiamo è stato sfatato. Un Italiano su tre dichiara di preferire i pagamenti on line proprio perché forniscono traccia delle proprie spese. I pagamenti on line permettono di registrare tutte le transazioni, entrate e uscite, facilitando un controllo più accurato di ogni movimento, a differenza dei pagamenti in contanti che non sono altro che banconote che si volatilizzano;
- Dal 1° luglio scorso, l’utilizzo dei pagamenti elettronici è incentivato dal fatto che la soglia per il ritiro dei contanti è scesa a 2 mila euro e le commissioni per l’utilizzo del Pos da parte dell’esercente, sono scaricabili dalla dichiarazione dei redditi. E questo non può che agevolare i pagamenti con carta spronando consumatori ed esercenti al loro utilizzo;
- in più, le carte di credito fornirebbero vantaggi diretti. Uno di questi è il cashback ovvero uno dei meccanismi promozionali più popolari degli ultimi anni che permette di ottenere indietro i soldi spesi in cambio degli acquisti effettuati, reso ancora più noto e popolare con la nuova misura del Piano Italia cashless creata per fronteggiare la crisi economica scatenata dal Covid. Un altro vantaggio è rappresentato dal risparmio cumulabile sulle spese online concesso da molti siti dove più acquisti più risparmi.
Concludiamo con alcune piccole note dolenti:
- molti sistemi di servizi digitali non risultano essere pronti a supportare tanti ingressi e contemporaneamente. Lo stesso Amazon sta facendo fatica a stare dietro a tutti gli ordini, e i corrieri sono oberati di lavoro e fanno fatica a stare dietro a tutte le consegne. Inoltre, molte piattaforme web non sono state progettate per un afflusso di massa. I siti dei supermercati, per esempio, non hanno al momento le capacità tecniche per poter reggere, senza bloccarsi o rallentarsi, così tanta gente che contemporaneamente fa la spesa online;
- resiste una piccola percentuale di italiani ancora restii ai pagamenti online che non vede l’ora di tornare il prima possibile alle banconote e ha sospeso e rimandato lo shopping.
Una curiosità: esiste un divario tra Nord e Sud Italia rispetto alle modalità di pagamento. Alcune indagini hanno dimostrato che al Sud gli acquirenti che acquistano online siano più propensi ai pagamenti in contrassegno, in particolare le donne. Pare, per una sorta di diffidenza verso il sito da cui acquistano o poca dimestichezza con le modalità di pagamento online.
Oppure solo perché pagare in contanti vuol dire non doversi ricordare i codici di accesso?